
I policlorobifenili sono stati classificati ccome ancerogeni certi per l'uomo dall'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro.
Tale notizia identifica nuovamente come molte sostanze sulle quali in passato si era espresso un parere cautelativo in realtà rappresentano un rischio serio e accertato.
Lo scorso febbraio si sono riuniti presso l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, 26 esperti provenienti da 12 paesi e hanno valutato tutti gli studi fino a oggi disponibili che riguardano i policlorobifenili e i polibromobifenili. I primi sono stati classificati come cancerogeni certi (gruppo 1) dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, mentre ai polibromobifenili è stata attribuita la classe di cancerogenicità 2A (probabili cancerogeni per l’uomo).
I PCB provocano il cancro negli esseri umani, quindi saranno inseriti nel Gruppo 1 della classificazione IARC (cancerogeni certi). E’ il verdetto a cui sono giunti i 26 esperti provenienti da 12 Paesi che lo scorso mese di febbraio si sono incontrati presso la IARC di Lione al fine di aggiornare le valutazioni sulla cancerogenicità dei policlorobifenili (PCB) e dei bifenili polibromurati (PBB). Queste valutazioni costituiranno il prossimo volume (n. 107) delle Monografie IARC, che sarà pubblicato presumibilmente fra 12-16 mesi.
La sigla PCB identifica una serie di composti aromatici comprendenti 209 congeneri (alcuni diossina-simili), tutti contenenti un anello bifenilico a cui sono legati da uno a dieci atomi di cloro. Composti che sono stati sintetizzati e ampiamente utilizzati a partire dagli anni Trenta del Novecento soprattutto nel comparto elettrico (come fluidi dielettrici nei trasformatori e nei condensatori) e, in minor misura, nel settore edile come componenti dei materiali da costruzione.
La produzione di PCB è stata messa al bando nella maggior parte dei Paesi nel corso degli anni Ottanta, man mano che le prove dei loro effetti tossici si accumulavano. Ma, essendo composti chimici persistenti, il blocco della produzione non ha comportato una loro scomparsa dall'ambiente. Al contrario, nel tempo sono divenuti inquinanti ambientali ubiquitari: sono stati rinvenuti persino al Polo Nord e nelle profondità oceaniche.
Da qui i rischi per la popolazione generale, esposta soprattutto attraverso il consumo di cibi. Oltre a essere persistenti, i PCB tendono infatti ad accumularsi nei tessuti biologici, in particolare nel tessuto adiposo: programmi di monitoraggio condotti a livello mondiale dimostrano la presenza di PCB nella maggior parte dei campioni di latte umano.
Una volta fatto il loro ingresso nell'organismo umano, i PCB mettono in funzione numerosi recettori, tra cui l'AhR la cui attivazione rappresenta un evento chiave nella cancerogenesi mediata dai PCB diossina-simili. Ma i diversi congeneri, in base alla loro struttura, possono compromettere anche la funzionalità del sistema immunitario e interferire con l'attività del sistema endocrino agendo come agonisti o antagonisti estrogenici. Attività che possono danneggiare il sistema riproduttivo e avere effetti tossici e cancerogeni.
Il gruppo di studio della IARC ha valutato il potenziale cancerogeno dei PCB prendendo in considerazione 70 studi epidemiologici indipendenti che forniscono dati sulla cancerogenicità di queste sostanze negli esseri umani. Ed è arrivato alla conclusione che esistono prove sufficienti per definire i PCB cancerogeni certi per gli umani.
Infatti l’associazione tra esposizione a PCB e il melanoma è stata accertata sia in studi occupazionali sia di popolazione, sia in studi di coorte, sia in studi di tipo caso-controllo, ed è emerso un chiaro rapporto dose-risposta. Sono stati riportati eccessi di rischio anche per i linfomi non Hodgkin e per il cancro della mammella; l’evidenza a favore di un’associazione tra i PCB e queste neoplasie, biologicamente plausibile, è stata definita limitata. Per quanto riguarda altri tipi di tumori, i dati erano troppo esigui per poter essere utilizzati.
In conclusione secondo la IARC tutti i PCB possono portare a:
•formazione di specie reattive dell'ossigeno
•effetti genotossici,
•immunosoppressione,
•risposta infiammatoria
•effetti endocrini a vari livelli e tramite vie metaboliche differenti.
I PCB diossina-simili esercitano il loro effetto principalmente attraverso l'attivazione del recettore AhR ed effetti a cascata degli eventi correlati;
I PCB meno clorurati agiscono più prontamente attraverso l'attivazione metabolica e gli effetti a cascata di questi metaboliti.
Le miscele possono avere effetti più che cumulativi.
Sulla base di evidenze di cancerogenicità sufficienti negli esseri umani e negli animali da esperimento, il Working Group ha classificato i PCB come cancerogeni per gli esseri umani (Gruppo 1).
In aggiunta, i PCB diossina-simili sono stati inseriti nel Gruppo 1 anche sulla base di forti evidenze del meccanismo di carcinogenesi mediato dall'AhR, identico a quello del tetraclorodibenzoparadiossina 2,3,7,8, ed evidenze di carcinogenicità sufficienti negli animali da esperimento.
In ogni caso, la cancerogenicità dei PCB non può essere attribuita soltanto alla cancerogenicità dei PCB diossina-simili.
Scrivi commento
Latricia Ayers (giovedì, 02 febbraio 2017 10:00)
Incredible points. Solid arguments. Keep up the good spirit.
Jerry Fike (venerdì, 03 febbraio 2017 12:25)
It's going to be ending of mine day, however before ending I am reading this impressive post to improve my know-how.
Evan Hafer (domenica, 05 febbraio 2017 16:30)
Hey there! I've been reading your weblog for a while now and finally got the bravery to go ahead and give you a shout out from Austin Tx! Just wanted to mention keep up the fantastic job!