
La sanità, la qualità dell'aria e i diritti dell'uomo. Questi i motivi del convegno svoltosi all'ospedale "Monaldi" (Napoli) lo scorso 16 aprile. L'Incontro, moderato da Bruno Zamparelli (Pres. ANMIDO Campania), è nato da un'intuizione di Pasquale Ranieri, Vice-Coordinatore ASSISTAL Campania. L'idea è stata quella di creare un confronto tra operatori sanitari, progettisti e gestori di impianti di climatizzazione. A questo scopo è stato chiamato in gioco un gruppo di tecnici, ingegneri ed esperti del settore, tra cui Giuseppe Casillo del gruppo Camfil, leader mondiale nello sviluppo e nella produzione di filtri e solu¬zioni per la filtrazione dell'aria; Giovanna lovino (Direttrice INAIL Napoli) e Rosangela Massa (ANTEL Reg. Campania).
Come sottolineato da Pasquale Ranieri, si è voluto focalizzare il problema soprattutto nella sanità per gli alti costi che comporta una cattiva qualità dell'aria, in termini di vite umane, di farmaci, ed anche in termini più strettamente energetici. Ranieri ha precisato: "questa giornata di confronto tra tutti coloro che contribuiscono (nel bene e/o nel male) ad una migliore qualità dell'aria, nasce perché noi crediamo che si possa fare di più per trovare soluzioni che siano realmente sostenibili".
Il convegno, valido anche come corso ECM per tutte le professioni sanitarie, ha messo in luce l'importanza di un'adeguata qualità dell'aria e rischi che si corrono nel sottovalutare anche la più semplice manutenzione ordinaria degli impianti. Si è voluto dare all'incontro un approccio sanitario, grazie alla presenza di medici, igienisti e dirigenti, come Nicola Silvestri (Dir. San. AOSP. Monaldi) che nel suo intervento ha puntato l'attenzione sul benessere respiratorio, che coincide con un vero e proprio stato di soddisfazione di ogni individuo nei confronti dell'ambiente. Roberto Ricci, dirigente igiene AUOA Ancona, riportando episodi di cronaca e dati statistici, ha mostrato alla platea riunita nell'aula magna dell'ospedale Monaldi, i costi effettivi delle infezioni ospedaliere. Un dato del 2010 mostra infatti che le vittime di questo tipo di contagio in Italia sono ogni anno circa 15 mila. Su 9 milioni e mezzo di ricoverati all'anno, ben 700 mila si infettano proprio durante la permanenza nella struttura sanitaria. Un prezzo troppo alto da pagare, basterebbe che in fase di progettazione ci fosse un confronto tra tutti gli attori in campo per far si che la qualità dei prodotti da installare sia migliore e sarebbero necessari anche maggiori controlli nella fase manutentiva. Dalle prime relazioni è però emerso che nei plessi operatori non pochi problemi sorgono anche a causa della poca igiene degli operatori sanitari, oltre che per le varie tipologie di tessuti usati per le divise di medici ed infermieri. Studi e monitoraggi ambientali dimostrano infatti che un efficace controllo della contaminazione ambientale favorisce la riduzione di infezioni. La questione dell'igiene è stata sottolineata anche da Pier Angelo Galligani, presidente ASCCA (associazione per lo studio e il controllo della contaminazione ambientale), attraverso le diverse normative in vigore in materia di parametri del ciclo-vita degli impianti di ventilazione e condizionamento delle sale operatoria. Nel corso della conferenza è stata presentata anche un'esperienza virtuosa di gestione ospedaliera: Cristiana Campaiola, dell'Ospedale Unico della Versilia, e Stefano Maestrelli, responsabile area tecnica Osp. Versilia, hanno mostrato come sia concretizzabile l'utilizzo di moderne tecnologie che rendano disponibili sistemi di condizionamento e cli ultrafiltrazione dell'aria, che assicurino una qualità di altissimo livello nelle sale operatorie e non solo. Non è mancato poi nel corso del convegno uno sguardo puramente tecnico al problema della qualità dell'aria grazie alla partecipazione di Lucio Narciso (dirigente medico ENTAIL — Napoli) e Francesca Romana D'Ambrosio (Dipartimento di Ingegneria Industriale dell'Università di Salerno) in rappresentanza dell'AICARR, che ha mostrato le normative in vigore dal 2001 al 2013 per tutte le componenti degli impianti, sottolineando che una buona cura e attenzione di queste favorirebbe in as¬soluto una migliore qualità di vita. L'intervento di Giorgio Bo (Prodim srl - Torino) ha dato invece ampio spazio all'analisi della progettazione di impianti di climatizzazione negli ospedali, evidenziando che gli stessi devono nascere a servizio della prevenzione di infezioni. Per garantire che gli impianti non diventino fonte essi stessi di problemi, occorre innanzitutto operare correttamente dal punto di vista progettuale secondo le seguenti priorità: corretta scelta delle tipologie impiantistiche in relazione alle caratteristiche e alle criticità delle utenze da servire; corretta scelta delle apparecchiature e dei componenti; corretto inserimento degli impianti nell'edificio (corretta definizione e integrazione del sistema edificio-impianti). Altro punto di interesse è quello della filtrazione che ha visto relatore Michele Acerenza (Camfil), con un'attenta analisi dei diversi sistemi filtranti ad alta efficienza che garantiscano un'elevata qualità dell' aria. È stato valorizzato anche il tema della sostenibilità: bassi consumi energetici in combinazione con una elevata qualità dell'aria interna. La questione del controllo è stata invece affidata ad Anna Maria Motti (Partcicle Measuring System) che ha mostrato le linee guida sugli standard di sicurezza e di igiene del lavoro nel reparto operatorio, tra controlli particellari e microbiologici dell'aria e delle superfici. Sarà necessario iniziare quindi una profonda opera di sensibilizzazione sull'importanza di un approccio qualitativo generale atto ad aumentare la qualità del servizio offerto ai cittadini con sensibile riduzione dei costi della Sanità. Mario Gulisano (Enertek) ha poi affrontato il problema dell'installazione e della manutenzione degli impianti, con particolare attenzione al tema dell'igiene aeraulica, ramo della scienza medica che studia le interazioni tra gli impianti di climatizzazione e la salute umana (come da protocolli AESA-NADCA). La chiusura del meeting è stata affidata a Pasquale Ranieri (Ranieri Impiantistica) che ha tracciato le linee per una migliore manutenzione delle centrali di trattamento aria. Il risultato più ambito da me¬dici e tecnici di settore resta uno: il triangolo virtuoso dell'Air quality, quel precario equilibrio di tre fattori: Health —Energy —Productivity. Uno anche il monito per il futuro: che in qualunque settore si ricerchi un confronto come quello visto all'ospedale Monaldi. Quando si parla di qualità dell'aria infatti si chiama in campo il bene più prezioso di ciascun individuo; la vita.
Scrivi commento
essay writing service reviews (venerdì, 05 gennaio 2018 10:33)
You did great work. I truly value your new and distinctive post. If it's not too much trouble folks keep it up and share with us some extraordinary post later on